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L'Edicola di Porta Cappuccina ancora imbrattata |
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La Fontana di Piazza Arringo visibilmente lesionata |
(PRESSOFF.INFO) ASCOLI PICENO, 04 NOV. 2012 –
“Sull’Ascoli dei writers l’assessore Massimiliano Brugni ha perso l’ennesima
occasione per stare zitto. Invece di cospargersi il capo di cenere e rimboccarsi
una buona volta le maniche, si è dedicato allo sport preferito del suo Sindaco:
predicare benino e razzolare malissimo”. Ad affermarlo è il vicesegretario
comunale dell’Unione di Centro, Francesco Petrelli. “Per carità – spiega
l’esponente dell’Udc – giustissima e legittima è la difesa delle nuove
generazioni ascolane, ma invece d’interrogarsi sui “ritorni” di Ballarò, perché
non s’interroga su come arginare il dilagante degrado cittadino, opera per la
quale è peraltro lautamente stipendiato? Come hanno avuto seguito le
belligeranti dichiarazioni del sindaco sui writers? Che fine ha fatto l’allegra
macchina da guerra anti-writers (riccamente pagata dalla Fondazione Carisap) che
nei sogni dell’Amministrazione avrebbe dovuto ripulire tutti i muri imbrattati?
La convenzione che l’Arengo sottoscrisse nel 2010 per l’impiego della macchina
lavante con l’associazione “L’Ambiente è vita” è ancora in essere? La verità,
purtroppo, è che la situazione del degrado cittadino è assolutamente fuori
controllo. Le discariche abusive lievitano: ultima quella di Via della Filatura.
Le opere d’arte ed architettoniche d’ogni fattezza e valore (l’intero Viale De
Gasperi, il ponte romano Gran caso, la fontana di Piazza Arringo, i giardini
pubblici di Corso Vittorio Emanuele) sono sempre più bersagli inermi sotto il
fuoco delle bombolette dei writers, che Brugni definisce “pochi”. Anche in vie e
piazze particolarmente frequentate gli arredi urbani danneggiati, sporchi e resi
inutilizzabili (Monticelli, l’Asilo di San Domenico) sono lasciati al loro
destino. Evidenti sono le lacune ed i disservizi (come in Via Marcello Federici)
di una differenziata pubblicizzata ai quattro venti dal Sindaco. Per non parlare
di importanti arterie di comunicazione come il Ponte di San Filippo e Giacomo,
dove la sicurezza pubblica è assicurata da anni da transenne posticce, oppure
del disordine e la trascuratezza, che regnano sovrane al Civico Cimitero a Borgo
Solestà”. “Aldilà dai moralismi da Libro Cuore di Brugni – ancora Petrelli -,
quest’Amministrazione sul degrado naviga a vista, costretta a correre stizzita a
destra ed a manca per mettere pezze sulla base di segnalazioni e lamentele dei
cittadini. Da parte dell’Arengo non vi è nemmeno spirito di collaborazione con
chi denuncia, o almeno non lo vi è con chi non rientra nell’esclusivo club degli
amici ed amici degli amici”. “Emblematica – conclude il dirigente del partito di
Pierferdinando Casini ed Amedeo Ciccanti – è la sviolinata di Brugni ad Ascoli
Da Vivere, che indubbiamente ha grandi meriti, ma che non può e non deve
sostituirsi ad un amministrazione deputata e pagata per assolvere a tali
mansioni. Indicativo è il caso del nostro Saverio di Simone che ha segnalato
l’Edicola del Ponte di Porta Cappuccina, recentemente restaurata ed oggi ancora
imbrattata, e si è visto rinfacciare da Ascoli Da Vivere un intervento
acciarpato ad un insegna del lavatoio che dista pochi metri. Della serie “Perché
guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della
trave che è nel tuo occhio?”.
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