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Una delle panchine del Colle dell'Annunziata ad Ascoli Piceno |
ASCOLI PICENO, 3 FEBBRAIO 2013 – "Sarà pur vero
che prendere tempo per sognare è la via che porta alle stelle, ma sull'Unesco
ahinoi vale più la pratica che la grammatica. Purtroppo il crescente livello
del degrado cittadino è lampante”. Ad affermarlo è il vicesegretario comunale
dell'Udc, Francesco Petrelli. "Che sul riconoscimento di patrimonio
dell'umanità - spiega - il Sindaco non si voglia dare per vinto è senza dubbio meritevole,
ma gli esempi contano più delle parole. Tra le ultime segnalazioni del nostro
Saverio Di Simone è quella sulle condizioni di evidente decadimento del Colle
dell'Annunziata, che dovrebbe essere una delle perle della nostra Città. Un
area tra le più belle, meta d'apprezzate passeggiate tra le numerose
testimonianze monumentali dell'intero Parco della Rimembranza, è invece in
evidente stato di decadimento nell'indifferenza finora più totale
dell'Amministrazione e del suo Sindaco, sempre più impegnato nel profferire
promesse mirabolanti regolarmente rimaste lettera morta. Purtroppo sono quasi
quattro anni che il Sindaco tenta di far passare lucciole per lanterne, ma i
risultati sono sotto gli occhi di tutti nonostante la poca luce. Tralasciando i
grandi temi, ben noti, come quello della disoccupazione con oltre 6000 ascolani
a spasso nonostante "lavoro, lavoro, lavoro" fosse stato il
principale slogan elettorale del Sindaco, l'elencazione delle incurie è ben
lunga. Ultima, solo in ordine d'indicazione, è questa dell'Annunziata, ma come
ignorare il portale della Chiesa di San Tommaso, l'ingresso del Battistero e la
fontana ovest in Piazza Arringo, la frana di Sant'Emidio alle grotte, la
pavimentazione di Piazza del Popolo, le varie discariche tra le più recenti
quella di Via della Trebbiatura, la fontana ed i monumenti di Viale De Gasperi,
l'edicola attigua al ponte di Solestà, il ponte di San Filippo e Giacomo, la
fontana dei giardini pubblici di Corso Vittorio Emanuele, il ponte romano Gran
Caso ed il taglio indiscriminato di alberi secolari o il deterioramento del
Sacro Cuore. L'elenco, sicuramente parziale, non tiene conto poi
degl'imbrattamenti e delle erbacce, che sorgono ovunque anche su Palazzo dei
Capitani". "Al Sindaco - conclude -, che sta di giorno in giorno
perdendo consenso, ultima l'uscita dal suo partito di due consiglieri comunali,
consigliamo di smetterla di promettere la luna e nascondere la polvere sotto al
tappeto. Se ha ancora i numeri, visto il fallimento totale sui grandi temi
della sua campagna elettorale, e se non vuole davvero essere ricordato per
essere stato il peggior sindaco eletto direttamente dagli ascolani, provi
almeno a fermare il degrado ed il declino di questa nostra Città partendo dalle
"piccole" cose".